Adele è pronta a fare il suo trionfale ritorno al mondo della musica: il 30 Ottobre uscirà il nuovo singolo ( in contemporanea con Ariana Grande ), mentre a Novembre il disco, 25.
Proprio in queste ultime ore, Adele ha parlato del processo creativo che l'ha portata alla creazione del seguito del fortunatissimo 21.
“All’età di 7 anni, volevo averne 8. All’età di 8 anni, invece, volevo che ne avessi 12. Quando finalmente ne avevo 12, volevo averne 18. Dopo quel momento smisi di voler essere più grande. (…) Sento come se finora avessi speso tutta la mia vita mentre volevo qualcosa. Mentre volevo essere più grande, mentre volevo essere qualcun altro, mentre volevo essere altrove, mentre volevo poter ricordare e, anche, poter dimenticare. Mentre volevo non aver rovinato così tante belle cose perché avevo paura o ero annoiata. (…) Mentre volevo aver conosciuto mia nonna di più, e non così bene me stessa, perché ciò implicava sapere già come sarebbe andata a finire tutte le volte. Mentre volevo non essermi tagliata i capelli, mentre volevo essere alta 1, 75 m. Mentre volevo aver aspettato in alcune circostanze e essermi data una mossa in altre.
Il mio ultimo album parlava di una rottura, mentre, se dovessi etichettare quest’altro, lo definirei come un disco di “riconciliazione”. Riconciliazione con me stessa. Riconciliazione per il tempo perso, riconciliazione per tutto quello che ho fatto e tutto quello che non ho fatto. Ma non ho avuto il tempo per mettere insieme le briciole del mio passato. Quel che è fatto è fatto! Compiere 25 anni è stato un punto di svolta per me, proprio nella metà dei miei “venti”. Vacillando tra l’essere un “anziano” adolescente e l’essere un adulto a tutti gli effetti, ho preso la decisione di essere chi sarò una volta per tutte senza rimuovere le cianfrusaglie che non vanno. Sento la mancanza di tutto il mio passato, sia delle cose belle di quelle meno belle, ma è solo perché non può tornare indietro. E’ un classico. E mi riferisco all’essere un teenager, che si siede a destra e sinistra e parla di sciocchezze, senza preoccuparsi del futuro, perché in quel momento per me non era così importante come lo è adesso. Mi riferisco all’abilità di essere spensierata riguardo a qualsiasi cosa, senza che ci siano conseguenze. Persino seguire e rompere le regole… è meglio che crearne di proprie.
25 parla di conoscere finalmente chi sono diventata senza neanche accorgermene. E mi dispiace che ci sia voluto così tanto tempo, ma sapete, ne sono successe di cose nel frattempo.
Con amore,
Adele”
Proprio in queste ultime ore, Adele ha parlato del processo creativo che l'ha portata alla creazione del seguito del fortunatissimo 21.
“All’età di 7 anni, volevo averne 8. All’età di 8 anni, invece, volevo che ne avessi 12. Quando finalmente ne avevo 12, volevo averne 18. Dopo quel momento smisi di voler essere più grande. (…) Sento come se finora avessi speso tutta la mia vita mentre volevo qualcosa. Mentre volevo essere più grande, mentre volevo essere qualcun altro, mentre volevo essere altrove, mentre volevo poter ricordare e, anche, poter dimenticare. Mentre volevo non aver rovinato così tante belle cose perché avevo paura o ero annoiata. (…) Mentre volevo aver conosciuto mia nonna di più, e non così bene me stessa, perché ciò implicava sapere già come sarebbe andata a finire tutte le volte. Mentre volevo non essermi tagliata i capelli, mentre volevo essere alta 1, 75 m. Mentre volevo aver aspettato in alcune circostanze e essermi data una mossa in altre.
Il mio ultimo album parlava di una rottura, mentre, se dovessi etichettare quest’altro, lo definirei come un disco di “riconciliazione”. Riconciliazione con me stessa. Riconciliazione per il tempo perso, riconciliazione per tutto quello che ho fatto e tutto quello che non ho fatto. Ma non ho avuto il tempo per mettere insieme le briciole del mio passato. Quel che è fatto è fatto! Compiere 25 anni è stato un punto di svolta per me, proprio nella metà dei miei “venti”. Vacillando tra l’essere un “anziano” adolescente e l’essere un adulto a tutti gli effetti, ho preso la decisione di essere chi sarò una volta per tutte senza rimuovere le cianfrusaglie che non vanno. Sento la mancanza di tutto il mio passato, sia delle cose belle di quelle meno belle, ma è solo perché non può tornare indietro. E’ un classico. E mi riferisco all’essere un teenager, che si siede a destra e sinistra e parla di sciocchezze, senza preoccuparsi del futuro, perché in quel momento per me non era così importante come lo è adesso. Mi riferisco all’abilità di essere spensierata riguardo a qualsiasi cosa, senza che ci siano conseguenze. Persino seguire e rompere le regole… è meglio che crearne di proprie.
25 parla di conoscere finalmente chi sono diventata senza neanche accorgermene. E mi dispiace che ci sia voluto così tanto tempo, ma sapete, ne sono successe di cose nel frattempo.
Con amore,
Adele”
Commenti
Posta un commento