#PopReview: Nicki Minaj - The PinkPrint. Recensione Album e Voti

Inauguriamo oggi una nuova rubrica, le PopReview, delle recensioni più semplici e veloci per parlare di molti più album ed esprimere il nostro personale parere su di essi. Questo non toglie che continueremo a pubblicare anche le recensioni classiche, più lunghe e articolate.




Parliamo oggi di The PinkPrint, il terzo disco di Nicki Minaj, pubblicato a Dicembre 2014 e anticipato da brani come Pills N Potions ed Anaconda.
La Minaj aveva un obbiettivo con questo album, riconquistare il pubblico Hip Hop che non aveva gradito la sua svolta Pop con il secondo album, Pink Friday Roman Reloaded, che altresì le aveva permesso di espandere il suo fan base al di fuori dei confini americani.

Ad un primo ascolto sembra che Nicki ci sia riuscita in pieno, visto che questo The PinkPrint si presenta come un validissimo album Hip Hop, soprattutto nella prima parte del disco, dove troviamo i brani migliori. D'altronde il talento di rapper di Nicki è stato riconosciuto dalla maggior parte del mondo musicale moderno.



Lo sforzo di creare qualcosa di più serio e sentito si sente in brani introspettivi come All Things Go e The Crying Game, mentre non mancano delle "cadute" pop come la collaborazione con Ariana Grande o The Night Is Still Young, che suonano fin troppo banali. Per non parlare di Feeling Myself, che se non fosse per Beyoncé sarebbe una semplice album filler, ma che grazie al pesante nome della Knowles riesce a emergere tra le tante, quasi troppe, tracce di questo album.
Le sorprese però ci sono, a partire dal pezzo di chiusura dell'edizione standard del disco, Grand Piano, una struggente ballata in cui vediamo una Minaj inedita. Lodevole la produzione della canzone, tra pianoforte e violini. Apprezzabile anche il ritmo caraibico e travolgente di Trini Dem Girls, mentre sono sempre delle conferme le collaborazioni con gli amici storici della Young Money, Lil Wayne e Drake, sia Only che Truffle Buffer sono degli ottimi pezzi Hip Hop.

Il resto del disco prosegue, tra alti e bassi, regalandoci molte sorprese e più canzoni lente di quanto ci aspettassimo. In totale un album promosso, ottimo per il suo genere visto anche il notevole flow della Minaj.

Ecco i voti, canzone per canzone, nella nostra pagella finale. Cosa ne pensate?



Tracklist e voti:

1. All Things Go - 9
2. I Lied - 7,5
3. The Crying Game (feat. Jessie Ware) -  8
4. Get On Your Knees (feat. Ariana Grande) - 6
5. Feeling Myself (feat. Beyoncé) - 6,5
6. Only (feat. Chris Brown, Drake & Lil Wayne) - 7,5
7. Want Some More (feat. Jeremih) - 5,5
8. Four Door Aventador (feat. Asabe Ighile) - 4
9. Favorite (feat. Jeremih) - 4,5
10. Buy A Heart (feat. Meek Mill) - 5
11. Trini Dem Girls (feat. Lunchmoney Lewis) -  7,5
12. Anaconda - 7
13. The Night is Still Young - 6,5
14. Pills N Potions - 6.5
15. Bed of Lies (feat. Skylar Grey) -
16. Grand Piano - 8,5

Deluxe:

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