Inizio questa recensione col presupposto che questo album era per me uno dei più attesi dell'anno, atteso da tempo quanto agognato. Essere un fan di Nicole Scherzinger vuol dire aspettare e aspettare in attesa che una delle peggiori case discografiche, la RCA, colpevole tra l'altro delle disastrose gestioni degli ultimi dischi di Christina Aguilera e Lady Gaga, decida di pubblicare l'album.
Il secondo album di Nicole era atteso da tempo, fin da quando nel 2011 uscì il primo disco, Killer Love, con cui l'ex leader delle Pussycat Dolls si era finalmente affermata come cantante solista, e che cantante! L'album aveva ancora tante influenze electro-pop, com'era la moda del momento, ed ottenne un buon successo nel Regno Unito ed in alcuni paesi d'Europa. Ma per quello vi rimandiamo alla nostra recensione di Killer Love.
In questi ultimi anni Nicole si è affermata come personaggio televisivo, grazie alla partecipazione come giudice ad X Factor, prima nella versione americana e poi in quella inglese, diventando in Inghilterra un personaggio molto amato e dallo spiccato carattere. Il suo amore per la musica non è mai venuto meno e durante le due edizioni di X Factor Uk Nicole è salita spesso sul paco insieme ai concorrenti per delle esibizioni da brividi con cui la cantante ha mostrato al pubblico la voce che si nascondeva dietro ad una donna così bella.
Quando finalmente uscì il primo singolo del nuovo album, la traccia d'apertura dell disco, Your Love, il pubblico inglese l'accolse con calore portandola nella settimana di debutto fino alla posizione n.6. La traccia però lasciava perplessi. Dove sono quella splendida voce, l'emozione e la grinta che ci aspettavamo? Con un po' di amaro in bocca ho accettato questo singolo in quanto pensavo che come singolo di lancio la casa discografica avesse puntato su una canzone tanto orecchiabile quanto banale ( metà del tempo Nicole si limita a fare dei "tu-ru-tu-ru-tu" ).
La produzione era infatti affidata alla coppia di produttori di maggior successo dell'ultimo decennio, The Dream e Tricky Stewart, autori del successo di star come Katy Perry e Rihanna. Indubbiamente bravi ma forse non adatti a produrre una cantante del genere di Nicole Scherzinger, una spanna sopra la media delle cantanti pop.
Il mio dubbio si rivelò essere vero quando pochi giorni fa è finalmente uscito Big Fa Lie. L'album è stato completamente affidato ai due, e questa è la più grande pecca del progetto, un'errore che ha trasformato un possible grande disco in una grande delusione, una grande e grossa bugia per rimanere in tema! Non fraintendetemi però, il disco non è male, ma da una voce come quella di Nicole, capace di rendere onore alle canzoni di Whitney Houston, mi aspettavo qualcosa di diverso, di livello superiore alla media della musica Pop ed R'n'B moderna.
I presupposti erano molto buoni ma la sensazione finale è che Nicole sia rimasta passiva di fronte alle produzioni dei due, nascondendo il suo vero "io", quel carattere che il pubblico aveva amato durante la sua avventura ad X Factor. Leggendo i crediti del disco si vede come sia stato tutto creato da un team che ha lasciato poco spazio a Nicole, che comunque aveva dato prova del suo talento artistico in brani come Amenjena da Killer Love e Pretty, cantata live ed accolta con clamore dalla critica ma poi sparita, ancora mi chiedo perché non sia stata inclusa in questo album. Probabilmente dietro a questo si cela la casa discografica, che spesso impone tutto ai suoi cantanti senza lasciare spazio per esprimersi.
La capacità dei produttori però ha portato anche a risultati positivi. Innanzitutto God Of War, senza dubbio il brano più riuscito del disco, in cui la produzione eccelle e Nicole riesce a portare a termine un' ottima performance vocale. Un brano dalle atmosfere magiche che ti trascina con un ritmo quasi tribale, la batteria, i synth che trova l'apice nell'unione dei violini ed i vocalizzi di Nicole nell'ultima parte della canzone.
Promossa anche On The Rocks, il secondo singolo ufficiale. Forse un po' anonima per la Scherzinger e non al livello di "Don't Hold Your Breath", ma capace di prendere fin dai primi ascolti. Una mid-tempo ritmata al punto giusto che si ascolta con piacere senza però lasciare un segno importante.
Potrebbe rivelarsi una carta vincente anche Electric Blue, in cui troviamo un amico di vecchia data di Nicole, il rapper T.I. Un po' retrò, un po' Pop, un po' R'n'B, dopo vari ascolti la canzone piace e prende anche se risulta piatta per tutta la sua durata e dal testo incredibilmente banale. Come dicevo prima Nicole non riesce mai a tirare fuori la voce come dovrebbe e come ci aspetteremmo, ma questo è uno dei pochi casi un cui possiamo accettarlo visto che si sposa con la canzone.
Piacevole anche Girl With A Diamond Heart, che forse si meritava qualche parola in più rispetto ai "La-la-la-la" del ritornello, ma che ripaga con un bel ritmo ed una voce che finalmente si fa più sicura e piena.
Convince anche la Nicole più Urban di Heartbreaker mentre la seconda parte dell'album, da Just A Girl fino alla title track Big Fat Lie non dice niente di speciale e risulta un po' banale, come se i produttori avessero riciclato vecchi scarti di altri album. First Time per esempio sembra arrivare direttamente da Talk That Talk di Rihanna.
Il disco si chiude con Run, ahimè l'unica vera ballata, uno dei brani più riusciti dell'intero progetto ma forse inadatto a essere lanciato come singolo così come è stato fatto negli USA.
Run è forse l'unico brano in cui Nicole è stata lasciata libera di cantare ed esprimersi come volesse, una ballata fin troppo minimal, accompagnata dal solo pianoforte, che avrei visto meglio con una produzione più articolata. Solo con quest'ultima canzone sentiamo finalmente una vera interpretazione da parte di Nicole ed è questo il motivo per cui il disco lascia con l'amaro in bocca.
Perché non è stato seguito questo filone per l'intero disco? Perché metà delle produzioni non sono state pensate per la voce della Scherzy? Perché anche le 3 bonus track sono incredibilmente semplici e banali? Dove sono finite Boomerang e Pretty?
Insomma, una cantante che amo messa in ombra da produzioni scontate e testi banali. Bocciata in pieno l'etichetta discografica. Spero che Nicole se ne liberi presto e segua una strada diversa, più improntata verso la musica vera che sui risultati commerciali.
Voto: 2.5/5
Tracklist:
1. Your Love
2. Electric Blue
3. On the Rocks
4. Heartbreaker
5. God of War
6. Girl With a Diamond Heart
7. Just a Girl
8. First Time
9. Bang
10. Big Fat Lie
11. Run
Bonus Track:
12. Little Boy
13. Unison
14. Cold World
Il secondo album di Nicole era atteso da tempo, fin da quando nel 2011 uscì il primo disco, Killer Love, con cui l'ex leader delle Pussycat Dolls si era finalmente affermata come cantante solista, e che cantante! L'album aveva ancora tante influenze electro-pop, com'era la moda del momento, ed ottenne un buon successo nel Regno Unito ed in alcuni paesi d'Europa. Ma per quello vi rimandiamo alla nostra recensione di Killer Love.
In questi ultimi anni Nicole si è affermata come personaggio televisivo, grazie alla partecipazione come giudice ad X Factor, prima nella versione americana e poi in quella inglese, diventando in Inghilterra un personaggio molto amato e dallo spiccato carattere. Il suo amore per la musica non è mai venuto meno e durante le due edizioni di X Factor Uk Nicole è salita spesso sul paco insieme ai concorrenti per delle esibizioni da brividi con cui la cantante ha mostrato al pubblico la voce che si nascondeva dietro ad una donna così bella.
Quando finalmente uscì il primo singolo del nuovo album, la traccia d'apertura dell disco, Your Love, il pubblico inglese l'accolse con calore portandola nella settimana di debutto fino alla posizione n.6. La traccia però lasciava perplessi. Dove sono quella splendida voce, l'emozione e la grinta che ci aspettavamo? Con un po' di amaro in bocca ho accettato questo singolo in quanto pensavo che come singolo di lancio la casa discografica avesse puntato su una canzone tanto orecchiabile quanto banale ( metà del tempo Nicole si limita a fare dei "tu-ru-tu-ru-tu" ).
La produzione era infatti affidata alla coppia di produttori di maggior successo dell'ultimo decennio, The Dream e Tricky Stewart, autori del successo di star come Katy Perry e Rihanna. Indubbiamente bravi ma forse non adatti a produrre una cantante del genere di Nicole Scherzinger, una spanna sopra la media delle cantanti pop.
Il mio dubbio si rivelò essere vero quando pochi giorni fa è finalmente uscito Big Fa Lie. L'album è stato completamente affidato ai due, e questa è la più grande pecca del progetto, un'errore che ha trasformato un possible grande disco in una grande delusione, una grande e grossa bugia per rimanere in tema! Non fraintendetemi però, il disco non è male, ma da una voce come quella di Nicole, capace di rendere onore alle canzoni di Whitney Houston, mi aspettavo qualcosa di diverso, di livello superiore alla media della musica Pop ed R'n'B moderna.
I presupposti erano molto buoni ma la sensazione finale è che Nicole sia rimasta passiva di fronte alle produzioni dei due, nascondendo il suo vero "io", quel carattere che il pubblico aveva amato durante la sua avventura ad X Factor. Leggendo i crediti del disco si vede come sia stato tutto creato da un team che ha lasciato poco spazio a Nicole, che comunque aveva dato prova del suo talento artistico in brani come Amenjena da Killer Love e Pretty, cantata live ed accolta con clamore dalla critica ma poi sparita, ancora mi chiedo perché non sia stata inclusa in questo album. Probabilmente dietro a questo si cela la casa discografica, che spesso impone tutto ai suoi cantanti senza lasciare spazio per esprimersi.
La capacità dei produttori però ha portato anche a risultati positivi. Innanzitutto God Of War, senza dubbio il brano più riuscito del disco, in cui la produzione eccelle e Nicole riesce a portare a termine un' ottima performance vocale. Un brano dalle atmosfere magiche che ti trascina con un ritmo quasi tribale, la batteria, i synth che trova l'apice nell'unione dei violini ed i vocalizzi di Nicole nell'ultima parte della canzone.
Promossa anche On The Rocks, il secondo singolo ufficiale. Forse un po' anonima per la Scherzinger e non al livello di "Don't Hold Your Breath", ma capace di prendere fin dai primi ascolti. Una mid-tempo ritmata al punto giusto che si ascolta con piacere senza però lasciare un segno importante.
Potrebbe rivelarsi una carta vincente anche Electric Blue, in cui troviamo un amico di vecchia data di Nicole, il rapper T.I. Un po' retrò, un po' Pop, un po' R'n'B, dopo vari ascolti la canzone piace e prende anche se risulta piatta per tutta la sua durata e dal testo incredibilmente banale. Come dicevo prima Nicole non riesce mai a tirare fuori la voce come dovrebbe e come ci aspetteremmo, ma questo è uno dei pochi casi un cui possiamo accettarlo visto che si sposa con la canzone.
Piacevole anche Girl With A Diamond Heart, che forse si meritava qualche parola in più rispetto ai "La-la-la-la" del ritornello, ma che ripaga con un bel ritmo ed una voce che finalmente si fa più sicura e piena.
Convince anche la Nicole più Urban di Heartbreaker mentre la seconda parte dell'album, da Just A Girl fino alla title track Big Fat Lie non dice niente di speciale e risulta un po' banale, come se i produttori avessero riciclato vecchi scarti di altri album. First Time per esempio sembra arrivare direttamente da Talk That Talk di Rihanna.
Il disco si chiude con Run, ahimè l'unica vera ballata, uno dei brani più riusciti dell'intero progetto ma forse inadatto a essere lanciato come singolo così come è stato fatto negli USA.
Run è forse l'unico brano in cui Nicole è stata lasciata libera di cantare ed esprimersi come volesse, una ballata fin troppo minimal, accompagnata dal solo pianoforte, che avrei visto meglio con una produzione più articolata. Solo con quest'ultima canzone sentiamo finalmente una vera interpretazione da parte di Nicole ed è questo il motivo per cui il disco lascia con l'amaro in bocca.
Perché non è stato seguito questo filone per l'intero disco? Perché metà delle produzioni non sono state pensate per la voce della Scherzy? Perché anche le 3 bonus track sono incredibilmente semplici e banali? Dove sono finite Boomerang e Pretty?
Insomma, una cantante che amo messa in ombra da produzioni scontate e testi banali. Bocciata in pieno l'etichetta discografica. Spero che Nicole se ne liberi presto e segua una strada diversa, più improntata verso la musica vera che sui risultati commerciali.
Voto: 2.5/5
Tracklist:
1. Your Love
2. Electric Blue
3. On the Rocks
4. Heartbreaker
5. God of War
6. Girl With a Diamond Heart
7. Just a Girl
8. First Time
9. Bang
10. Big Fat Lie
11. Run
Bonus Track:
12. Little Boy
13. Unison
14. Cold World
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